20.3.07

Non è ver che sia la morte...


...diceva Giovanni Mosca nel 1941 citando Metastasio, ribaltando con sapida ironia lo spirito melodrammatico dell’originaria affermazione (Non è ver che sia la morte il peggior di tutti i mali: è il sollievo de' mortali che non vogliono soffrir. - Adriano in Siria, III, VI).
Non è ver che sia la morte…dico oggi io appropriandomi della sua visione disincantata dell’esistere.

L’altra sera rileggevo le immortali parole relative alla formula chimica e al procedimento per la creazione del bicloruro di cavallo ( Cav Cl4 = Cl2+ Cav Cl2 )1 tra le lacrime mi sono messa a pensare ai mille, assurdi, folli, normalissimi accadimenti dei “tempi in cui viviamo”.
In un paese fintamente autorevole, immerso fino al collo nella retorica, totalmente privo di senso dell’umorismo e dell’ironia, pronto a stroncare l’intelligenza critica e a premiare l’imbecillità consenziente, voglio in queste pagine ritagliarmi un angolino per le mie riflessioni ad alta voce.
Non sono meglio di altri, nè più intelligente...solo diversa.
Questo spazio è dedicato a me e a quelli simili a me.
A quelli che guardano la vita con disincanto, a coloro che trovano una ragione per sorridere anche nei momenti più duri, a coloro che riconoscono il cinismo come un "valore"...
A costoro...e solo a costoro...benvenuti in questo blog.

Nessuna polemica.
Odio litigare...
Dico quello che penso.
Parlo solo di ciò che mi interessa.
Osservo esclusivamente il mio mondo.
Del rimanente...non mi interessa, ho pudore, disgusto,...fate voi...

À la prochaine e ricordate che CHI MUORE NON PIGLIA PESCI!!!
madamaEs



1. Per coloro che non avessero letto il libro.
Di fronte a una misteriosa epidemia, inquietantemente simile alla “nostra” influenza aviaria (Mosca scrive nel 1941), che decimava la popolazione, l’unico rimedio trovato dal gruppo di “dotti, medici e sapienti” era rappresentato dal bicloruro di cavallo ottenuto attraverso lunghi e complessi procedimenti di ossidazione di un cavallo!!

1 commento:

Morgana ha detto...

Grazie! io sono una di quelle persone che sorridono sempre... o quasi, e se non sorrido, mi tengo in disparte...però parlo di tutto perchè mi dà l'idea sia un'occasione di crescere e far crescere involontariamente, reciprocamente. e guardo ovunque, come i bimbi, sono curiosa, tutto quello che c'è, è lì e lo vedo, per imparare qualcos'altro, per evolvere...il negare, ignorare è un limite tristissimo! Io la penso così...